SI SENTE IL MARE. (Umi ga kikoeru - 1993)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Tomomi Mochizuki
Sceneggiatura di: Kaori Nakamura
Storia di: Saeko Himuro
Prodotto da: Nozomu Takahashi
Produzione: Studio Ghibli
Animazioni: Studio Ghibli, J.C.Staff, Madhouse, Oh! Production
Distribuzione: Lucky Red
USCITA ITALIANA HOME: 23 MARZO 2016
Il primo ed unico film televisivo prodotto dal noto studio d'animazione giapponese è stato un esperimento mai più replicato perchè rivelatosi un fallimento (l'esperimento, non il film) sul lato economico, con una storia semplice, tratta dal romanzo omonimo della scrittrice Saeko Himuro.
Ambientata nella città di Kòchi, nell'isola di Shikoku, la storia ha per protagonisti dei giovani studenti delle scuole superiori, in particolare due ragazzi originali del posto e una ragazza appena trasferitasi da Tokyo a causa del divorzio dei genitori. Il carattere di quest'ultima è molto particolare e scontroso, non contenta del nuovo luogo in cui si ritrova, e provocherà scintille tra le compagne di classe, mentre finirà per aprirsi leggermente ai due ragazzi. Col passare del tempo qualcosa cambierà inevitabilmente tra di loro e in loro.
Affidata al giovane regista Tomomi Mochizuki, specializzato principalmente in serie televisive (L'incantevole Creamy, Sumer Lamù, Magica Emi, È quasi magia Johnny), e ad un gruppo di giovani animatori, con la collaborazione esterna di tre studios d'animazione, l'intento dello Studio Ghibli era quello di mettere in cantiere produzioni minori con budget ridotti, scelte rivelatesi poi sbagliate a causa dell'aumento dei costi a fronte di una qualità di livello televisivo, lontano dallo standard con cui gli studios sono conosciuti in tutto il mondo.
L'opera alla fine non sembra neanche uscita sotto il brand Ghibli, con una storia semplice e lineare e senza gli elementi classici (e fantastici) delle stori di Miyazaki e Takahata, ma con personaggi più maturi e un ambiente prevalentemente scolastico, tipico di molti anime dello stesso genere. Un risultato che molti critici non legano nemmeno al brand del noto studio d'animazione, come sconosciuto è il titolo presso il grande pubblico.
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(Umi ga kikoeru - 1993)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Tomomi Mochizuki
Sceneggiatura di:
Kaori Nakamura
Storia di:
Saeko Himuro
Prodotto da:
Nozomu Takahashi
Produzione:
Studio Ghibli
Animazioni:
Studio Ghibli, J.C.Staff, Madhouse, Oh! Production
Distribuzione:
Lucky Red
USCITA ITALIANA HOME: 23 MARZO 2016
Il primo ed unico film televisivo prodotto dal noto studio d'animazione giapponese è stato un esperimento mai più replicato perchè rivelatosi un fallimento (l'esperimento, non il film) sul lato economico, con una storia semplice, tratta dal romanzo omonimo della scrittrice Saeko Himuro.
Ambientata nella città di Kòchi, nell'isola di Shikoku, la storia ha per protagonisti dei giovani studenti delle scuole superiori, in particolare due ragazzi originali del posto e una ragazza appena trasferitasi da Tokyo a causa del divorzio dei genitori. Il carattere di quest'ultima è molto particolare e scontroso, non contenta del nuovo luogo in cui si ritrova, e provocherà scintille tra le compagne di classe, mentre finirà per aprirsi leggermente ai due ragazzi. Col passare del tempo qualcosa cambierà inevitabilmente tra di loro e in loro.
Affidata al giovane regista Tomomi Mochizuki, specializzato principalmente in serie televisive (L'incantevole Creamy, Sumer Lamù, Magica Emi, È quasi magia Johnny), e ad un gruppo di giovani animatori, con la collaborazione esterna di tre studios d'animazione, l'intento dello Studio Ghibli era quello di mettere in cantiere produzioni minori con budget ridotti, scelte rivelatesi poi sbagliate a causa dell'aumento dei costi a fronte di una qualità di livello televisivo, lontano dallo standard con cui gli studios sono conosciuti in tutto il mondo.
L'opera alla fine non sembra neanche uscita sotto il brand Ghibli, con una storia semplice e lineare e senza gli elementi classici (e fantastici) delle stori di Miyazaki e Takahata, ma con personaggi più maturi e un ambiente prevalentemente scolastico, tipico di molti anime dello stesso genere. Un risultato che molti critici non legano nemmeno al brand del noto studio d'animazione, come sconosciuto è il titolo presso il grande pubblico.